I liquidi biliatici dei plantigradi sono considerati portentosi dalla medicina cinese
Un cucciolo per l’orsa liberata dal lager
Italia, sottratta ad una «fattoria della bile», ha dato alla luce un piccolo nonostante le sevizie dei suoi carcerieri
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Il piccolo Tiger, nato dall’orsa Italia, liberata lo scorso gennaio
Il piccolo Tiger, nato dall’orsa Italia, liberata lo scorso gennaio
MILANO – Grande stupore e commozione per lo staff di Animals Asia Foundation, l’associazione no profit fondata da Jill Robinson che da dieci anni si batte, tra Cina e Vietnam, per porre fine al supplizio dell’estrazione da orsi vivi della bile, liquido organico assai richiesto dalla medicina tradizionale cinese. Stupore perché lo scorso 5 febbraio, Italia, una dei diciannove orsi della luna (Selenarctos thibetanus) liberati da una «fattoria della bile» vietnamita lo scorso 18 gennaio, pur ingabbiata e con un catatere inserito nella cistifellea per la mungitura della bile, ha dato alla luce un piccolo.
LA SCOPERTA – Probabilmente catturata dai bracconieri già incinta, una volta messa al sicuro da Animals Asia Foundation nel rifugio nel Tam Dao National Park, in Vietnam, è stata anestetizzata per un primo controllo veterinario che si è concentrato, come al solito, sulle condizioni della cistifellea e sullo stato di salute generale dell’animale, in genere devastato dalle infezioni. Poi la scoperta: alcuni membri dello staff veterinario guidato da Heather Bacon hanno trovato un neonato d’orso dibattersi sul pavimento della grande gabbia dove Italia era stata messa per la quarantena.
SOTTO CONTROLLO – La giovane madre, in condizioni di forte stress, non è assolutamente in grado di accudire il piccolo che è passato così sotto le cure di alcuni specialisti del centro che lo nutrono e controllano 24 ore su 24. Tiger, così è stato chiamato il neonato, è affamato e fa sentire la sua voce quando desidera essere toccato e coccolato prima di addormentarsi. Se sopravviverà, sarà il cinquantunesimo orso salvato da Animals Asia Foundation in Vietnam. In totale, l’associazione ha liberato dal supplizio del «bear farming» 361 plantigradi.
LA «MUNGITURA» DEGLI ORSI – Ritenuto portentoso dalla medicina tradizionale cinese, l’acido ursodesossicolico, componente principale della bile di questi animali, è utilizzato da millenni ma solo da trent’anni, contemporaneamente alla firma di trattati che vietano l’abbattimento degli orsi in natura, è invalsa la crudele pratica della reclusione in gabbie grandi quanto bare degli animali e della loro “mungitura”. Corea, Cina e Vietnam scoprirono infatti che un orso vivo è una macchina che pompa bile per decenni e che è assai più redditizio di un orso morto. Anche se non sono disponibili dati precisi, circa 7000 animali in Cina, 4000 in Vietnam e 1600 in Corea sono tutt’ora sotto tortura nelle fattorie della bile. Oltre a riscattare gli orsi, curarli e dar loro una vita dignitosa nel centro cinese di Chengdu e in quello vietnamita del Tam Dao National Park, AAF studia da anni, insieme a medici cinesi, preparati erboristici alternativi alla bile d’orso.
Giorgia Rozza
18 febbraio 2010