Comunicato stampa LAV di sabato 14 novembre 2009 CRISI ALIMENTARE, WORLD SUMMIT ON FOOD SECURITY (16-18 NOVEMBRE), LA LAV ALLA FAO: BASTA PAROLE, PASSARE AI FATTI CONSUMANDO SOLO PRODOTTI VEGETALI ALMENO UNA VOLTA A SETTIMANA, A COMINCIARE DA LUNEDI’ 16 NOVEMBRE. MOTIVAZIONI E RICETTE SU WWW.CAMBIAMENU.IT Alla vigilia dell’atteso World Summit on Food Security (16-18 novembre), la LAV (www.lav.it) sollecita la FAO a passare dalle parole ai fatti e a una maggiore coerenza iniziando dal piatto di ciascuno di noi, anche quello dei rappresentati FAO e dei protagonisti del World Summit on Food Security: iniziare a consumare solo prodotti vegetali almeno una volta alla settimana, proprio a partire da lunedì 16 novembre e per tutti i lunedì dell’anno, al fine di diminuire l’inquinamento e garantire a tutti la possibilità di nutrirsi in modo adeguato. La scelta alimentare vegetariana priva di ingredienti animali è un primo passo concreto e necessario, se si vuole davvero agire con efficacia contro la fame globale, come spiega la LAV sul nuovo sito dedicato www.cambiamenu.it, ricco di informazioni e ricette sull’alimentazione sostenibile.Negli ultimi quindici anni il numero di persone sottonutrite nel mondo è aumentato (da 825 a 873 milioni dal 1995 al 2006) fino a superare il miliardo quest’anno. Nel 1996 l’obiettivo stabilito dalla FAO era proprio quello di dimezzare questa cifra entro il 2015. Dal 1960 la produzione globale di carne è più che triplicata, quella di latte raddoppiata e il numero di uova quasi quadruplicato. Si stima che la produzione e il consumo di carne passeranno dai 233 milioni di tonnellate del 2000 ai 300 milioni di tonnellate nel 2020, il latte da 568 a 700 milioni e le uova cresceranno del 30%. In particolare, Cina e Brasile vedono un incremento vertiginoso della produzione di carne che dal 1980 al 2000 è infatti passata a livello globale da 50 milioni di tonnellate a 180, ma escludendo i due Paesi sopracitati l’aumento è andato “solo” da 27 milioni a 50 milioni nello stesso periodo. In diversi Stati africani la produzione è invece diminuita: da un già relativamente basso livello di circa 15 Kg procapite annui a sotto i 5. L’aumento dei consumi di prodotti animali richiederà anche nuove terre per produrre foraggio e far pascolare gli animali. Ciò significa meno terre coltivabili e l’aumento dei prezzi, con conseguente mancato accesso al cibo per diversi settori di popolazione. E’ sconcertante constatare come la stessa FAO pubblichi statistiche e report dai dati preoccupanti, che indicano quanto l’aumento dei consumi di carne e di altri prodotti animali sia allarmante per l’impatto sull’ambiente, per l’estensione dei terreni impiegati e per la fame globale, ma allo stesso tempo non dia alcun segnale per cercare di ridimensionare i numeri degli allevamenti, a partire dai Paesi industrializzati. “Dalla FAO, in quanto autorità alimentare mondiale, ci aspettiamo uno stimolo per i governi e di conseguenza per i produttori e i consumatori, a diminuire il consumo di prodotti animali e ad adottare un modello alimentare sostenibile, che rappresenti un esempio per le nazioni emergenti – dichiara Roberta Bartocci del settore Vegetarismo della LAV – L’Organismo delle Nazioni Unite sembra invece limitarsi ad aggirare il problema senza alcuna proposta concreta, mentre aumentano il numero di persone sottonutrite, i danni all’ambiente e lo sfruttamento degli animali.”
“Per avvicinare i consumatori alla scelta vegetariana, facendo comprendere come possa essere facilmente accessibile anche ai meno esperti o ai più diffidenti, la LAV ha ideato www.cambiamenu.it, ricco di informazioni e consigli – dichiara Paola Segurini del settore Vegetarismo della LAV – Qui è possibile anche scaricare lo starter kit, una guida pratica per iniziare a scegliere piatti vegetariani seguendo un regime alimentare equilibrato, completo e gustoso. Migliaia di persone su www.cambiamenu.it, attivo da un mese, si sono già impegnate a garantire il loro personale contributo per diminuire l’inquinamento e la fame nel mondo, partecipando alla prima Veg Race, una maratona virtuale, veicolata anche attraverso Facebook, dove è possibile misurare i benefici ottenuti dalla rinuncia al menu a base di carne o di pesce”.